Salve a tutti, cari followers!
Ormai mi conoscete, non sto fermo un secondo. Come ne ho l'opportunità, parto da casa.
Quest'ultima volta sono andato 2 giorni in campeggio nel parco nazionale francese del Mercantour, dalle parti di Tenda, non lontano dal confine italiano, in compagnia di Mirial del blog
Sogni di una notte di Luna piena e del suo fidanzato, cui sono profondamente grato per l'invito e per i bei giorni passati assieme!
Vi racconto per bene il percorso che abbiamo fatto ;)
Siamo partiti da Casterino, un piccolissimo centro abitato in terra francese, non lontano dal confine con l'Italia, e di li abbiamo preso un sentiero che attraversando bellissimi boschi e radure ci ha condotto fino al rifugio di Fontanalba, dove abbiamo mangiato il nostro pasto (fuori, visto che il rifugio era chiuso).
Dopo pranzo abbiamo preso un nuovo sentiero, che ci avrebbe condotto ai tre laghi del parco nazionale del Mercantour, il Lac du Basto, il Lac Noir e il Lac Vert.
Questo nuovo percorso era praticamente una continua salita, e, pur essendo faticoso, ci ha offerto paesaggi meravigliosi!
Più si saliva di quota, più notavamo i cambiamenti dell'ambiente che ci circondava; gli alberi si facevano man mano più radi, lasciando il posto alle rocce e ai fiori d'alta montagna.
E poi...la neve! Più volte siamo passati affianco (quando non sopra) a queste macchie bianche, segni evidenti dell'inverno passato.
Pur essendo ad agosto, questa neve non si è sciolta, grazie alle bassissime temperature notturne e all'ombra delle montagne.
Un'altra bellissima sorpresa...le marmotte!! Guardate che simpatica questa vedetta!
Ma le sorprese sono appena incominciate! Poco più avanti, infatti, abbiamo incontrato un'intera famiglia di stambecchi, con tanto di cuccioli!
La famigliola si è presto allontanata, infastidita dalla nostra presenza e da quella di altri viandanti...
Ma in compenso, questo esemplare solitario, è rimasto fermo al suo posto, a brucare l'erba e ad osservarci.
Siamo arrivati praticamente a 2 metri di distanza da lui.
Indimenticabile il suo sguardo fiero. Un'emozione che mi porterò per sempre dentro di me.
Sembrava nervoso, a giudicare da come muoveva le zampe, ma allo stesso tempo incuriosito. Mi ha guardato negli occhi. C'è stato silenzio. La sua espressione è indelebile tra i miei ricordi.
Dopo un po', spazientito, ci ha lasciato passare, e così abbiamo potuto continuare il nostro percorso.
Andando avanti, abbiamo continuato a incontrare solo rocce, e continue salite. Il sentiero sembrava non avere mai fine.
Amo la montagna, per mille motivi. Tra questi, c'è il fatto che è una continua prova. Ti sa mettere in difficoltà, in modo di renderti conto di chi sei. Ti fa comprendere le tue debolezze, ma al tempo stesso ti aiuta a rinforzarti, se sai stare al gioco.
E' stato un percorso davvero difficile, interminabile, e lo zaino sulle spalle e la tenda in mano non facilitavano certo le cose. Eppure proprio per questo sento che è stata un'esperienza importante per me. Mi ha dato modo di superare nuovi inconvenienti e nuove avventure, e quindi di migliorarmi.
E' bellissimo quando in montagna, ogni passo diventa sacrificio, e ogni goccia di sudore è unità di misura della fatica del percorso. Ci si guadagna ogni passo con la determinazione e la forza di volontà. Ogni metro è una scoperta, i paesaggi mutano velocemente, e ogni yard conquistata (passatemi la metafora del football americano) è una in meno dalla vetta.
E' una fatica che non tutti sono in grado di affrontare, ma è anche una grande soddisfazione. O almeno, per me lo è.
Baisse de Fontanalba 2568 metri.
Dopo questo passaggio, doveva ancora arrivare una delle parti più difficili. Una ripidissima discesa, dove si incontravano solo rocce e pochi prati e fiori, segno dell'asprezza del terreno.
Un luogo decisamente inadatto all'uomo moderno, dove solo animali forti come gli stambecchi riescono a sopravvivere.
Guardate che bello quest'altro esemplare!
Ed ecco, lungo la discesa, il panorama; questo è il primo dei tre laghi di cui vi ho parlato prima, le Lac du Basto.
Ecco un altro stambecco!
Sembra quasi si sia messo in posa per la foto :P
E poco distante, dei camosci!
Le Lac du Basto
Altri camosci :) Se ne potevano vedere davvero tantissimi!
Arrivati al Lac Noir, abbiamo piantato le tende in vista della notte. (tra l'altro, di notte c'è stato un vento fortissimo, che mi ha svegliato diverse volte e la mattina alle 6 mi ha fatto volar via il soprattelo, nonostante fosse agganciato a picchetti ancorati saldamente al terreno!)
La sponda del Lago Nero era distante solo pochi metri dalla mia tenda...guardate che spettacolo!
Il mattino dopo, ci siamo messi presto in cammino e abbiamo raggiunto il terzo lago, le Lac Vert! (lago verde)
Ecco un'altra marmotta, osservata sta volta da lontano!
Ci siamo così rimessi in cammino verso casa, prendendo un nuovo sentiero che ci avrebbe ricondotti a Casterino. A malincuore, poichè nei nostri occhi c'era la gioia di chi sa di aver visto posti meravigliosi e aver vissuto emozioni indimenticabili. C'era molta stanchezza, certo, ma anche pura felicità.
Un'ultima chicca...l'acqua della montagna. Non esiste al mondo altra acqua così sana, così fresca, e così buona.