sabato 12 aprile 2014

Le vittime della legge dell'uomo

"Sei tu uno che nacque nella culla del dolore, che fu allevato in seno alla sfortuna e nella casa dell'oppressione? Mangi croste rinsecchite, inumidite delle lacrime? Bevi acqua torbida in cui si sono mescolati sangue e lacrime?
Sei un soldato costretto dalla cruda legge dell'uomo a trascurare moglie e figli e a scendere sul campo della battaglia per amore di una cupidigia che i tuoi capi chiamano dovere?
Sei un poeta lieto delle tue briciole di vita, felice solo di possedere pergamena e inchiostro, e intanto dimori nella tua terra come uno straniero, ignoto ai tuoi simili?
Sei un prigioniero rinchiuso in una nera cella per qualche meschina offesa e condannato da coloro che vorrebbero riformare l'uomo corrompendolo?
Sei una giovane donna, cui Dio ha concesso fascinosa bellezza, ma che è caduta poi preda della vile lussuria del ricco, che ti ingannò e che comprò il tuo corpo ma non il tuo cuore, abbandonandoti alla miseria e alla sventura?
Se tu sei uno di tutti questi, sei una vittima della legge dell'uomo.
Sei un infelice e la tua infelicità è il frutto della iniquità dei forti e dell'ingiustizia dei tiranni, della brutalità del ricco e dell'egoismo del libertino e dell'ingordo."

kahil Gibran