La musica, esattamente come internet, è un ottimo metodo di comunicare le proprie idee a tutti. Nonostante anche la musica, ai giorni nostri, (l'arte è lo specchio delle civiltà) sia spesso priva di valori e significati, ci sono eccezioni, gocce nell'oceano che si distinguono per il loro impegno sociale e comunicativo. Una di queste è la goccia Ska-P, band ska-punk spagnola che da anni continua a gridare al mondo le proprie idee.
Al di la dei contenuti politici di alcuni testi (non è certo mio obbiettivo aprire un dibattito di questo tipo, anzi, me ne guardo bene), altre canzoni, come quella riportata qui sotto, affrontano temi apolitici ma comunque molto impegnati.
A dimostrazione di ciò, vi propongo un brano scritto contro il maltrattamento e l'abbandono dei cani, spero vi possa piacere. Riporto in seguito il testo tradotto, mentre l'originale in spagnolo è scorre scritto nel video.
Riporto qua sotto il testo tradotto:
INSENSIBILITA'
E' Natale, voglio comprare al mio bambino qualcosa di speciale,
un animale, un cucciolo con cui possa giocare,
lo hanno separato dalla madre appena nato e lo hanno messo in quella cazzo di urna di vetro,
usare e gettare, scalda l'estate,
lo devo abbandonare
nessuno gli ha mai detto che la strada sarebbe diventata la sua fredda e fedele compagna,
nessuno gli ha mai detto che sulla strada sarebbe morto sventrato nel fosso
migliaia di animali sono le vittime mortali
di alcune menti anormali che non hanno sensibilità!
sensibilità!
Morire sotto le ruote di un camion, fare da carne da macello, da combattimenti clandestini,
orrende sessioni di dolore
bastarde sperimentazioni con totale impunità
dietro il vetro, sull'autostrada, tu lo vedi vagabondare
senza riposarsi continua a cercare la sua vecchia casa
Un ululato mi scosse nella notte, sotto le ruote di un maledetto camion
non è la fine, domani ricomincerà la stessa storia da un'altra parte
come fai ad abbandonare un amico così leale sapendo qual'è il suo finale?
Maledico la persona che è capace di maltrattare un animale
che irresponsabilità
Al di la dei contenuti politici di alcuni testi (non è certo mio obbiettivo aprire un dibattito di questo tipo, anzi, me ne guardo bene), altre canzoni, come quella riportata qui sotto, affrontano temi apolitici ma comunque molto impegnati.
A dimostrazione di ciò, vi propongo un brano scritto contro il maltrattamento e l'abbandono dei cani, spero vi possa piacere. Riporto in seguito il testo tradotto, mentre l'originale in spagnolo è scorre scritto nel video.
INSENSIBILITA'
E' Natale, voglio comprare al mio bambino qualcosa di speciale,
un animale, un cucciolo con cui possa giocare,
lo hanno separato dalla madre appena nato e lo hanno messo in quella cazzo di urna di vetro,
usare e gettare, scalda l'estate,
lo devo abbandonare
nessuno gli ha mai detto che la strada sarebbe diventata la sua fredda e fedele compagna,
nessuno gli ha mai detto che sulla strada sarebbe morto sventrato nel fosso
migliaia di animali sono le vittime mortali
di alcune menti anormali che non hanno sensibilità!
sensibilità!
Morire sotto le ruote di un camion, fare da carne da macello, da combattimenti clandestini,
orrende sessioni di dolore
bastarde sperimentazioni con totale impunità
dietro il vetro, sull'autostrada, tu lo vedi vagabondare
senza riposarsi continua a cercare la sua vecchia casa
Un ululato mi scosse nella notte, sotto le ruote di un maledetto camion
non è la fine, domani ricomincerà la stessa storia da un'altra parte
come fai ad abbandonare un amico così leale sapendo qual'è il suo finale?
Maledico la persona che è capace di maltrattare un animale
che irresponsabilità
Argomento scottante che anch'io ho appena trattato nel mio blog, forse l'avrai visto...
RispondiEliminaSperiamo serva a qualcosa spargere la voce.
Bello e interessante il tuo blog, complimenti!
Grazie mille, scusa il ritardo nella risposta.
RispondiEliminaOra come ora non ricordo di averlo letto, anche perchè sono stato 10 giorni lontano da casa, precisamente ho lavorato come volontario in un'oasi del wwf a jesi (AN).
Presto scriverò un post a riguardo.
A presto,
Enrico