Oggi volevo proporvi una riflessione su una notizia fresca fresca; probabilmente avrete tutti saputo della colossale multa inflitta alla società petrolifera British Petroleum, superiore a 4,5 miliardi di dollari.
Per chi non lo sapesse, la BP è stata colpevole del disastro ecologico del Golfo del Messico, quando nel 2010 si persero in mare milioni barili di petrolio in seguito all'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon.
A onor del vero, c'è da dire che la BP ha provato in molti modi e con le più moderne tecnologie a purificare le acque inquinate, ma purtroppo il peggio era già avvenuto...Un intero ecosistema fu distrutto da quell'onda nera; ciò significò la morte per ogni essere vivente che abitava quel mare, e portò la fame a tutte le persone la cui attività dipendeva da esso, come ad esempio i pescatori.
Multa salatissima, la più alta nella storia degli USA, ecc...ok, va benissimo.
Ma vien da chiedersi che cosa si stia facendo per invertire la tendenza.
Per ora si sta solo cercando di alleviare i danni di quel disastro ecologico; ma quando cambieranno davvero le cose? Finchè il petrolio sarà considerato l'oro nero della nostra civiltà, probabilmente questi incidenti non smetteranno mai di ripetersi. Certamente sono errori, disgrazie, nessuno vuole che essi accadano; pesano sull'ambiente ma anche sull'economia, nessuno ne avrebbe interesse. Sono incidenti accidentali, ma con conseguenze devastanti.
Purtroppo, oggigiorno il pianeta è dipendente dall'utilizzo del petrolio, e questa è solo una delle conseguenze di questo comportamento; le multe servono poco se ad esse non corrisponde un cambio di mentalità, una maggiore sicurezza, lo sviluppo di un modello di società sempre meno dipendente da questa risorsa così rara e così pericolosa.
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