mercoledì 23 maggio 2012

Proteste in Canada

Ho deciso di scrivere questo post, sebbene non interessi le tematiche sull'ambiente che solitamente affronto, per sottolineare una situazione di cui i giornali e i media europei non si stanno occupando; quella degli studenti in Quebec.

Per farla breve, dopo mesi di proteste e di manifestazioni studentesche per gli aumenti dei costi universitari, il governo del paese ha approvato una legge speciale che limita molto fortemente la possibilità di manifestare, con immediate conseguenze (arresti e multe). La replica della popolazione è stata immediata, con un immensa folla coinvolta in una marcia di protesta nei confronti dei provvedimenti. Un grande esempio di disobbedienza civile.

Da studente e da cittadino, mi sembra assurdo questo provvedimento che limita così fortemente un diritto innegabile, quello di dissentire e di pensarla diversamente da chi sta al governo. Non è un caso che abbia deciso di parlarne qui, siccome in troppi casi anche l'ambientalismo è in netta contrapposizione con le proposte e le idee di chi sta al potere, e che non vuole fare nulla per cambiare le cose.

1 commento:

  1. Sono totalmente d'accordo con te,mio caro Carta.Tante famiglie fanno molti sacrifici per poter mandare i propri figli nelle università,e i Governi,come sempre, toccano sempre le aree principali e più "delicate" delle Nazioni,come possono essere la scuola o la sanità....Vorrei sapere io,come è possibile ridurre la politica(Arte del governare un popolo)ad un giochino di palazzo che non prevede minimamente l'impegno per il bene comune...Ottimo articolo! i miei più sinceri complimenti

    Checco

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