venerdì 30 novembre 2012

Nuova vittoria di Greenpeace!

Poco tempo fa Greenpeace si era impegnata con una raccolta firme per convincere Zara a smettere di utilizzare sostanze tossiche per i suoi prodotti. Ricordate? Avevo scritto un post a riguardo (per chi non l'avesse letto, ecco il link Ma...come ci vestiamo?).
Bene, a soli 9 giorni dall'inizio di questa mozione, l'azienda ha ceduto.

Attivisti di Greenpeace in azione a Ginevra in una filiale di Zara
Questa è l'ennesima prova che tra venditore e cliente esiste un doppio legame, che li sottomette uno all'altro.
Mi spiego; se è vero che nella nostra società spesso il consumatore è stordito dalla pubblicità e compra per induzione, quasi da vittima di lavaggio del cervello, è anche vero che, se esso prende coscienza della propria importanza nel mercato, può invertire i ruoli, e mettere alle corde perfino i grandi nomi della moda
E' così che è successo con Zara. Gli acquirenti hanno preso coscienza delle ingiustizie operate dall'importante marchio e hanno deciso di ribellarsi, firmando la petizione, e quindi mettendo Zara in una situazione difficile; cambiare metodo di produzione oppure perdere moltissimi clienti.
Date le circostanze, l'azienda è stata costretta a mandar giù l'amara medicina e accettare le condizioni poste da Greenpeace.
Ma non finisce qui; presto Greenpeace continuerà la propria azione contro altri grandi marchi della moda...e sulla pagina internet inglese già ci si domanda chi sarà la prossima...

3 commenti:

  1. Bravo Enrico, giovane, bello attivo e impegnato!! Michela

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    Risposte
    1. Eheh, ti ringrazio di cuore, mi fa piacere il tuo giudizio = )
      Grazie per essere passata di qui, a presto = )

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