venerdì 30 agosto 2013

Incendio in California, a rischio sequoie secolari

Buongiorno a tutti, cari followers!
Mi scuso per l'assenza prolungata dal blog, essendo stato a lungo lontano da casa non ho avuto modo di occuparmene.
Oggi torno, ma purtroppo non vi comunico buone notizie, anzi...

E' da oltre 10 giorni che la California è devastata da un'incendio enorme, battezzato "Rim Fire".
Un immagine del parco Yosemite in fiamme
Fonte; National Geographic
In questo breve periodo il fuoco si è esteso in modo esponenziale, riducendo in cenere anche una parte del parco nazionale Yosemite, famoso in tutto il mondo per le sequoie giganti, simbolo della riserva.
Le cause sono ancora ignote.
Oltre 3700 squadre di vigili del fuoco sono impegnati in questi giorni per contrastare l'incendio. Nonostante tutto, per ora, la situazione è fuori controllo, data l'immensa area in preda alle fiamme.
Ci sono stati inoltri danni alle reti idriche e agli impianti elettrici di S. Francisco.

La California, bisogna dirlo, non è nuova a incendi devastanti; quest'ultimo è stato classificato 7, fino a questo momento, come grandezza, di tutta la storia dello stato americano.

Ci tenevo molto a mettervi al corrente di questi dati. Trovo che sia drammatico. Le foreste di tutto il mondo, per una causa o per l'altra continuano a diminuire, e con esse un gran numero di esseri viventi perde la vita. Quasi sempre per colpa dell'uomo. Se solo ci fossero politiche più previdenti, che pensassero a prevenire piuttosto che a curare (o in certi casi, leccarsi le ferite...) probabilmente disastri come questi si potrebbero evitare. E non parlo solo della situazione californiana, naturalmente...

venerdì 16 agosto 2013

Diario di viaggio # 4

Salve a tutti, cari followers!
Ormai mi conoscete, non sto fermo un secondo. Come ne ho l'opportunità, parto da casa.
Quest'ultima volta sono andato 2 giorni in campeggio nel parco nazionale francese del Mercantour, dalle parti di Tenda, non lontano dal confine italiano, in compagnia di Mirial del blog Sogni di una notte di Luna piena e del suo fidanzato, cui sono profondamente grato per l'invito e per i bei giorni passati assieme!

Vi racconto per bene il percorso che abbiamo fatto ;)
Siamo partiti da Casterino, un piccolissimo centro abitato in terra francese, non lontano dal confine con l'Italia, e di li abbiamo preso un sentiero che attraversando bellissimi boschi e radure ci ha condotto fino al rifugio di Fontanalba, dove abbiamo mangiato il nostro pasto (fuori, visto che il rifugio era chiuso).


Dopo pranzo abbiamo preso un nuovo sentiero, che ci avrebbe condotto ai tre laghi del parco nazionale del Mercantour, il Lac du Basto, il Lac Noir e il Lac Vert.


Questo nuovo percorso era praticamente una continua salita, e, pur essendo faticoso, ci ha offerto paesaggi meravigliosi!


Più si saliva di quota, più notavamo i cambiamenti dell'ambiente che ci circondava; gli alberi si facevano man mano più radi, lasciando il posto alle rocce e ai fiori d'alta montagna.


E poi...la neve! Più volte siamo passati affianco (quando non sopra) a queste macchie bianche, segni evidenti dell'inverno passato.
Pur essendo ad agosto, questa neve non si è sciolta, grazie alle bassissime temperature notturne e all'ombra delle montagne.


Un'altra bellissima sorpresa...le marmotte!! Guardate che simpatica questa vedetta!




Ma le sorprese sono appena incominciate! Poco più avanti, infatti, abbiamo incontrato un'intera famiglia di stambecchi, con tanto di cuccioli!






La famigliola si è presto allontanata, infastidita dalla nostra presenza e da quella di altri viandanti...


Ma in compenso, questo esemplare solitario, è rimasto fermo al suo posto, a brucare l'erba e ad osservarci. 



Siamo arrivati praticamente a 2 metri di distanza da lui.
Indimenticabile il suo sguardo fiero. Un'emozione che mi porterò per sempre dentro di me.
Sembrava nervoso, a giudicare da come muoveva le zampe, ma allo stesso tempo incuriosito. Mi ha guardato negli occhi. C'è stato silenzio. La sua espressione è indelebile tra i miei ricordi.





Dopo un po', spazientito, ci ha lasciato passare, e così abbiamo potuto continuare il nostro percorso.


Andando avanti, abbiamo continuato a incontrare solo rocce, e continue salite. Il sentiero sembrava non avere mai fine.

Amo la montagna, per mille motivi. Tra questi, c'è il fatto che è una continua prova. Ti sa mettere in difficoltà, in modo di renderti conto di chi sei. Ti fa comprendere le tue debolezze, ma al tempo stesso ti aiuta a rinforzarti, se sai stare al gioco.
E' stato un percorso davvero difficile, interminabile, e lo zaino sulle spalle e la tenda in mano non facilitavano certo le cose. Eppure proprio per questo sento che è stata un'esperienza importante per me. Mi ha dato modo di superare nuovi inconvenienti e nuove avventure, e quindi di migliorarmi.

E' bellissimo quando in montagna, ogni passo diventa sacrificio, e ogni goccia di sudore è unità di misura della fatica del percorso. Ci si guadagna ogni passo con la determinazione e la forza di volontà. Ogni metro è una scoperta, i paesaggi mutano velocemente, e ogni yard conquistata (passatemi la metafora del football americano) è una in meno dalla vetta.
E' una fatica che non tutti sono in grado di affrontare, ma è anche una grande soddisfazione. O almeno, per me lo è.


Baisse de Fontanalba 2568 metri.


Dopo questo passaggio, doveva ancora arrivare una delle parti più difficili. Una ripidissima discesa, dove si incontravano solo rocce e pochi prati e fiori, segno dell'asprezza del terreno.


Un luogo decisamente inadatto all'uomo moderno, dove solo animali forti come gli stambecchi riescono a sopravvivere.
Guardate che bello quest'altro esemplare!




Ed ecco, lungo la discesa, il panorama; questo è il primo dei tre laghi di cui vi ho parlato prima, le Lac du Basto.



Ecco un altro stambecco!
Sembra quasi si sia messo in posa per la foto :P


E poco distante, dei camosci!





Le Lac du Basto

Altri camosci :) Se ne potevano vedere davvero tantissimi!


Arrivati al Lac Noir, abbiamo piantato le tende in vista della notte. (tra l'altro, di notte c'è stato un vento fortissimo, che mi ha svegliato diverse volte e la mattina alle 6 mi ha fatto volar via il soprattelo, nonostante fosse agganciato a picchetti ancorati saldamente al terreno!)


La sponda del Lago Nero era distante solo pochi metri dalla mia tenda...guardate che spettacolo!




Il mattino dopo, ci siamo messi presto in cammino e abbiamo raggiunto il terzo lago, le Lac Vert! (lago verde)



Ecco un'altra marmotta, osservata sta volta da lontano!


Ci siamo così rimessi in cammino verso casa, prendendo un nuovo sentiero che ci avrebbe ricondotti a Casterino. A malincuore, poichè nei nostri occhi c'era la gioia di chi sa di aver visto posti meravigliosi e aver vissuto emozioni indimenticabili. C'era molta stanchezza, certo, ma anche pura felicità.


Un'ultima chicca...l'acqua della montagna. Non esiste al mondo altra acqua così sana, così fresca, e così buona.


Se ti è piaciuto, leggi anche Diario di viaggio # 3

giovedì 8 agosto 2013

Rischio catastrofe radioattiva nell'oceano pacifico

Dopo oltre 2 anni, i mille problemi legati all'incidente della centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi non sembrano essere vicini alla risoluzione. Anzi. L'ultima notizia, uscita in questi giorni, ci mostra come la situazione sia ancora drammatica.
Infatti, il governo giapponese nei giorni scorsi ha dichiarato che ogni giorno 300 tonnellate d'acqua radioattiva si riversano in mare dalla centrale.
Potete immaginare cosa ciò significhi per il Giappone, per le persone e per l'ambiente.
Un'immagine satirica, ma non troppo...
Il futuro per chi è vissuto di pesca nel paese
del sol levante non sembra certo roseo...
La popolazione del luogo dovrà fare i conti con un mare che per secoli è stato fonte di cibo e che di colpo diventa un nemico mortale. Inevitabilmente luoghi ricchi di vita, di diversità e di tradizioni diventeranno posti infernali, e l'uomo dovrà solo tenersi lontano. La biodiversità dell'oceano rischia di essere colpita da mutazioni e il perfetto equilibrio che per millenni ha perpetuato la vita in quelle zone rischia di rompersi. Forse per sempre.

Già 2 anni fa, pochi mesi dopo l'incidente, erano stati rinvenuti tonni radioattivi, al largo delle coste della California. Quei pesci, provenienti dal Giappone, avevano attraversato l'Oceano pacifico, portandosi dietro il loro pericoloso carico.
E anche oggi la catastrofe rischia di propagarsi in tutto l'oceano.
Per ora ci sono diverse idee per tentare di arginare il disastro: si parla di costruire muri di ghiaccio in modo di contenere l'acqua, di ghiacciare l'intera zona...in ogni caso, i costi sono altissimi. Esattamente come i rischi.

Questo disastro, che ha portato con se una serie di conseguenze terribili, dovrebbe essere un monito per tutto il mondo. A buon intenditor...

Se ti è piaciuto, leggi anche Lungimiranza cercasi

giovedì 1 agosto 2013

Diario di viaggio # 3

Buongiorno a tutti, cari followers! Ormai lo sapete, non sto mai fermo, per me ogni occasione è buona per fare un giro in montagna o visitare posti nuovi!
Infatti, pochi giorni dopo essere tornato da Chateau Beaulard (qui le foto) ero già lontano da casa, con altri amici!
La nostra meta era Neige et Merveilles, non lontano da Tenda, in Francia. Ho ottimi ricordi di quella giornata, che è stata molto intensa e ricca di sorprese! Come sempre, vi mostro le foto che ho scattato per condividere con voi la bellezza di quei luoghi!

Appena arrivati, subito nel bosco!

Vedere i maggiociondoli in fiore a luglio mi ha sorpreso non poco!








Anche questa volta, mi sono imbattuto in una mandria di mucche, ma si sono dimostrate più "educate" rispetto a quelle di Chateau, e hanno evitato di rincorrermi :P


Passando non lontano dalla mandria, notiamo dei simpaticissimi vitellini!





Camminiamo un po', attraversiamo il fiume...e vediamo uno scoiattolo (vista la grande coda escluderei che si tratti di un ghiro) che ci saltella davanti!




Ma le sorprese sono appena incominciate...guardate un po' sotto quella roccia!



Marmotte! **

Da quella tana ne sono uscite tantissime! Solo in questa foto ce ne sono 3, le vedete?


Siamo rimasti 20 minuti buoni, fermi, con gli occhi meravigliati, seduti su una pietra, a osservarle saltare nell'erba in cerca di cibo, o forse spinte da pura curiosità: alcune di queste marmotte che vedete erano ancora dei cuccioli!



                       
                         


                           

Dopo pranzo, un acquazzone ci ha costretto a partire prima del tempo...ma non ha certo rovinato la giornata, anzi! Ha reso l'atmosfera boschiva più misteriosa, favorendo, lungo la strada del ritorno, racconti di folletti e troll!


Un simpatico asinello sulla via del ritorno ci porta alla memoria immagini di tempi lontani...


Dato il clima piuttosto autunnale, ci siamo rintanati in un locale a Casterino a bere una cioccolata calda ;) 





Se ti è piaciuto, leggi anche Un simpatico incontro pomeridiano!