venerdì 31 agosto 2012

Piccole sorprese della Natura

Spesso si sente dire "la Natura non smette mai di sorprendere". Non so per voi, ma per me questa affermazione è verissima.
Avevo già pubblicato le foto dei daini che avevo incontrato poche settimane fa a Colico, in provincia di Lecco (vedi Un simpatico incontro pomeridiano); nella stessa zona, nei giorni successivi, mi è capitato un altro simpatico incontro, sebbene molto meno eclatante rispetto al precedente; ero momentaneamente estraniato dai fatti del mondo, assorto nella lettura di "Per chi suona la campana" di Hemingway, quando di colpo, insospettito da un rumore, giro il capo e trovo davanti ai miei occhi una simpatica raganella.
Non mi sono fatto sfuggire l'occasione e ho incominciato a scattare una foto dopo l'altra. Dopodichè  la raganella mi è saltata sulla mano e poi lungo il braccio, per poi scendere e andare per la sua strada. Probabilmente è stata spinta lì in cerca di acqua, a causa della siccità e del caldo terribile di quei giorni.







Voglio condividere le foto scattate in quell'occasione poiché alcune mi sono piaciute particolarmente e mi auguro che possano interessare anche a voi.

martedì 28 agosto 2012

Letture verdi (5)

Luca Martinelli - Salviamo il paesaggio!

Onestamente, è passato un po' di tempo oramai da quando ho concluso questa breve lettura, ma nonostante tutto ho deciso di parlarne nel blog. Perché? Siccome credo che possa essere utile per molti altri, oltre che essere una lettura interessante.
Non si tratta infatti di un semplice libro, ma è un vero e proprio manuale, che da molte informazioni e idee per difendere il territorio dal cemento e dalle cave.
Il libro si apre con l'introduzione di Carlo Petrini, a sottolineare quanto un'associazione come Slowfood sia legata alla difesa del territorio, che naturalmente significa anche difesa dell'agricoltura.
Il manuale si apre con un dato di fatto che il movimento Salviamo il paesaggio cerca sempre di mettere all'occhio; la crisi dell'edilizia. Se è vero che per anni è stato un settore fondamentale nella crescita economica del nostro paese, è altrettanto vero che oramai l'Italia è in molte zone martoriata a causa di ecomostri e abusivismi. Per anni si è  continuato testardamente a costruire, senza alcun occhio di riguardo per l'ambiente, rovinando irrimediabilmente gran parte del nostro paese. E' evidente che il cemento non può essere il futuro di questo paese: esiste un limite di territorio a disposizione e un limite di risorse,e anche se non lo si vuole ammettere non si potrà costruire per sempre. Ad oggi, come detto, si è già costruito tanto, troppo, e di conseguenza l'industria del cemento e dell'edilizia è allo sbando, poiché non esiste più la necessità di costruire.
Detto questo, c'è da notare come autorità e privati cerchino disperatamente di continuare ad indirizzare il mercato su questa strada, distruggendo il patrimonio paesaggistico del paese, che pur la Costituzione difende nell'articolo 9.
Da qui l'utilità del manuale; offre soluzioni per opporsi alla cementificazione sistematica del territorio in nome del  progresso. Informa il lettore di tutte le sue armi a disposizione per far valere le sue ragioni e racconta 19 storie di persone che queste soluzioni le hanno già applicate, chi vincendo e chi ancora è in lotta.
Comitati locali, associazioni, storie di gente che ha deciso di opporsi e di difendere il territorio da cave, autostrade, supermercati e opere pubbliche inutili.
Esempi da seguire se non vogliamo vedere il nostro paese come un'unica colata di cemento a forma di stivale.

venerdì 24 agosto 2012

Overshoot day

Sembra assurdo, abominevole, ma è così. Il 22 agosto scorso (2 giorni fa) è caduto l'overshoot day, ossia il giorno in cui abbiamo esaurito le risorse che la natura ci mette a disposizione in un anno.
22 agosto.
In neanche 9 mesi siamo stati in grado di consumare ciò che avrebbe dovuto essere d'avanzo in 12.
Ciò significa che il pianeta di qui alla fine dell'anno non riuscirà più a riassorbire il nostro inquinamento.
Di anno in anno il tempo impiegato dall'umanità nell'esaurire le scorte si è sempre più assottigliato, fino ad arrivare al record negativo di quest'anno.
Può sembrare strano, se pensiamo all'aumento delle energie rinnovabili e a nuove invenzioni che riducono i consumi. Ma la realtà è ben diversa: finché saremo alle prese con un sistema economico che si basa sull'aumento dei consumi, invertire rotta sarà impossibile. Finché il benessere di una nazione sarà valutato da quanto essa riesce a produrre e a consumare, non cambierà niente. Non potrà cambiare niente, finché i capi di stato penseranno al punto percentuale del PIL e non all'effettivo benessere dei cittadini. La crescita a senso unico non è possibile; le risorse sono limitate, e ciò, che ci piaccia o no, significa che non potremo continuare a consumare per sempre. Queste risorse si stanno esaurendo, e anzi, per quest'anno possiamo affermare che già le abbiamo esaurite. Il nostro stile di vita non solo è dannoso per il nostro presente, ma è anche irresponsabile nei confronti di chi verrà dopo di noi.
La verità è che il consumismo significa la morte del pianeta.

venerdì 17 agosto 2012

Un simpatico incontro pomeridiano!

Oggi, durante una camminata con un cugino nei boschi nei pressi di Colico (LC), mi è successa un'esperienza molto particolare: al termine di un sentiero ci siamo trovati davanti un piccolo prato, dietro esso altri alberi e rocce, e in mezzo al prato una simpatica famigliola di 3 daini, con un quarto poco distante.
Come si vede chiaramente dalle foto, la famigliola era al completo; una femmina, un maschio e persino un bel cucciolo!
Naturalmente la scena mi ha destato subito una grande sorpresa e meraviglia, e di conseguenza ho iniziato a scattare foto a raffica! Alcune di esse sono venute molto bene, altre non altrettanto,  ma condivido comunque la maggior parte delle immagini.
Spero che le foto vi piacciano, e auguro a tutti (cacciatori a parte) un incontro simile!















domenica 12 agosto 2012

In Azione!

Per un mondo migliore

In questi giorni non ho avuto tempo di occuparmi del blog, poiché ero molto impegnato lontano da casa; ho partecipato infatti ad un campo di volontariato del WWF, nell'oasi naturale di Ripa Bianca, a Jesi, in provincia di Ancona.
Viaggiare, per chi non lo sapesse, mi piace da morire; sono andato in posti nuovi, conoscendo gente nuova, proveniente da posti diversi, fantastica, che mi ha saputo accogliere facendomi sentire a casa. Ci sarebbero molte cose da dire riguardo all'ambiente bellissimo che si trova in questo genere di esperienze, ma ciò che ho detto a riguardo basterà.
Quello di cui davvero volevo parlare è il lavoro nell'oasi; la zona, fino agli anni ottanta, ospitava la discarica del comune di Jesi. Piano piano, grazie a molto lavoro, impegno e fatica, la zona è stata riqualificata e rimessa in condizione di essere visitata, fino a farla diventare la splendida riserva naturale dei giorni nostri, tra le più importanti della regione Marche!
Oggigiorno, è un sito di grandissimo interesse dal punto di vista della biodiversità, e tappa obbligata per tutti gli amanti del birdwatching.
Come detto, ho partecipato ad un campo lavoro in quest'oasi naturale, dove con altri ragazzi ho svolto diverse attività di manutenzione dell'oasi; fare un nuovo sentiero, sradicare vecchie staccionate o farne di nuove, riverniciare il pollaio, togliere un vecchio cancello, ma allo stesso tempo anche occupazioni meno faticose, come ad esempio innaffiare le piante, o pulire delle zone inquinate.
Sono pieno di gioia e di orgoglio al pensiero che ho ho partecipato nella costruzione di un mondo migliore, contribuendo nel miglioramento di questa ex-discarica, attuale pezzo di paradiso.
Naturalmente consiglio a chiunque una simile esperienza, e ora smetto di scrivere e vi mostro alcune foto, che senz'altro sapranno descrivere meglio la bellezza di quei luoghi.