lunedì 31 dicembre 2012

Un augurio per l'anno nuovo!


Vi propongo questa semplice ma importante riflessione per il 2013.
Speriamo che la questione ambientale sia trattata con maggiore considerazione rispetto quanto è stata affrontata fin'ora.

Auguri di buon anno a tutti!!

sabato 22 dicembre 2012

Un regalo preparato in casa!

Oggi ho deciso di preparare un regalo di Natale diverso dagli altri.
Con il mio caro amico L.M. Kant (l'autore dei due possibili loghi del blog, che vi invito a votare) ho preparato dei biscotti alle gocce di cioccolato, destinati ad un'amica.
Ma...partiamo con ordine!
Per prima cosa, abbiamo utilizzato una ricetta trovata su internet, al seguente indirizzo, sebbene abbiamo apportato alcune modifiche; riporto di seguito gli ingredienti nelle quantità utilizzate;

- burro, 185 grammi
- zucchero, 185 grammi
- farina, 375 grammi
- una bustina di lievito vanillinato
- un uovo
- un tuorlo
- bicarbonato, mezzo cucchiaino
- cioccolato, 150 grammi

Per prima cosa abbiamo mischiato il burro fuso con lo zucchero, e successivamente abbiamo aggiunto l'uovo, il tuorlo e il lievito vanillinato.
Successivamente abbiamo setacciato sopra il composto ottenuto la farina con il pizzico di bicarbonato; questa operazione va eseguita mentre si impasta il tutto.



Una volta che si ha terminato di aggiungere la farina, si continua a impastare fino a che il tutto diventa abbastanza omogeneo; una volta effettuato questo passaggio, si distende l'impasto con un mattarello e si aggiunge il cioccolato frantumato come illustrato nella fotografia sottostante.


E ora...si impasta di nuovo il tutto!


Ora si formano 4 "rotoli" dell'impasto ottenuto e si mettono in frigo per una mezz'oretta o qualcosina di più.
A questo punto, la maggior parte del lavoro è svolto; si riprendono i rotoli, si tagliano nelle forme desiderate dallo spessore di almeno un millimetro.
Ora li mettete in forno per  20 minuto e...voilà! I biscotti sono pronti, e sia l'aspetto che il gusto non sono niente male!!

Vi posso confermare che questi biscotti sono stati un successone! La nostra amica se li è pappati tutti in 5 minuti!

Sono convinto che questo sia il modo migliore di festeggiare il Natale; dedicare un po' del proprio tempo per le persone a cui si vuole bene, senza cedere a tutti i costi alle leggi del mercato, ma offrendo qualcosa di semplice e spontaneo.

Colgo l'occasione per augurare a tutti un felice Natale e buone feste!

venerdì 21 dicembre 2012

Scegli il logo di Protestaverde!

Ciao a tutti cari followers!
Ho iniziato quest'anno la mia avventura su blogger insieme a voi, e sono molto contento dei risultati ottenuti; intorno a maggio ho iniziato questa bellissima esperienza che mi ha dato modo di conoscere moltissime persone dall'Italia e dal mondo.
Per concludere in bellezza l'annata, ho deciso di chiedervi un consiglio; mi affido alle vostre opinioni per scegliere il logo del mio blog!
Ci sono 2 alternative, ve le mostro di seguito.













Come vedete, abbiamo preso ispirazione dal Tao, simbolo che deriva dalla religione orientale del taoismo, e rappresenta l'eterno contrasto tra il bene e il male, ossia tra lo Yang (benevolo, bianco) e lo Yin (negativo, nero).
Come è facile intuire dai due loghi, è proprio questo contrasto che è messo in rilievo: la Natura, benevola, contro l'inquinamento dell'uomo, che la sta distruggendo.
La scelta non è casuale, essendo molto interessato a religioni e filosofie dell'oriente.

Ora la scelta tocca a voi!
Esprimete i vostri giudizi sulle 2 immagini che vi ho proposto; commentate e ditemi quale preferite e e quale ritenete più appropriata come logo del blog, possibilmente motivando le vostre impressioni.
Grazie mille, attendo le vostre opinioni = )

Un ringraziamento speciale a L. M. Kant per aver realizzato entrambe le immagini; se volete sapere di più di lui seguitelo su deviantArt!

Se ti è piaciuto, vedi anche Più Protestaverde di così!.

lunedì 17 dicembre 2012

Un Natale green è possibile!

Per la nostra società, il Natale è la festa consumista per eccellenza.
Ma, in tempi di crisi sia economica che ambientale, siamo sicuri di potercelo permettere? Temo proprio di no.
Esistono in realtà delle possibilità per festeggiare il Natale restando rispettosi nei confronti del pianeta.
Sarebbe molto facile, basterebbe avere un po' di attenzione e di moderazione...
Tra le regole di un Natale green, non possono mancare le seguenti:

- comprare prodotti a km 0, ossia cibo della tua zona o che comunque non viene da lontano. Così aiuti le piccole e medie imprese e dai una mano alla terra, riducendo le emissioni di CO2.

- riutilizzare gli addobbi dell'anno precedente. Chi ce lo ordina di dover comprare ogni anno nuove decorazioni?

- non comprare alberi tagliati destinati a morire dopo le feste. Se si vuol comprare un abete vero, sarebbe opportuno piantarlo in giardino in modo che continui a vivere anche a festività terminate, e non sia solo un semplice passatempo per il nostro gusto...

- per quanto riguarda i regali, siete proprio sicuri che tra tutte le cose che non utilizzate più non ci sia qualcosa che possa tornare utile a qualcun'altro? Non c'è da vergognarsi, anzi, in America sta diventando una moda...e oltretutto è molto più profondo privarsi di qualcosa di proprio che non andare in un qualunque negozio e comprare qualcosa solo per levarsi il peso...

- se proprio non si può rinunciare alle infinite luci che colorano le nostre case durante il periodo natalizio, scegliamo per lo meno quelle che consumano meno, lasciando un po' di fiato al pianeta terra, e senza far lievitare troppo le nostre bollette...

- evitare prodotti usa e getta, come piatti e bicchieri di plastica per le nostre feste

- ricordate che spesso un gesto vale più di mille pacchi e confezioni...perchè non dare un segno di affetto oltre che freddi regali appena acquistati?

E tu, che Natale preferisci? Racconta le tue esperienze o le tue opinioni a riguardo!

Se ti è piaciuto, leggi anche Decrescita, stop al consumismo oppure Overshoot day oppure Campi in comune

sabato 15 dicembre 2012

Un pomeriggio nei boschi!

Come vi avevo promesso in un precedente post vi mostro le foto di sabato scorso, quando, con alcuni miei amici, sono andato a San Romolo, una graziosissima frazione di Sanremo, nell'entroterra del ponente ligure.
Partiti da Perinaldo, ci siamo diretti verso questa località per passare un pomeriggio diverso, in compagnia della Natura.
Innanzi tutto, vi mostro lo splendido panorama che si può osservare da lassù:


Dal belvedere ci siamo poi spostati più verso l'interno. Anche nella fredda stagione, la Natura è perfetta e piena di vita.
Nel bosco, ogni tronco, sebbene spoglio, ha la sua storia, la sua vita, e un animo disposto ad ascoltare e ad osservare, può sentire che, nonostante la fredda stagione, la loro vita non se n'è andata.
Ogni pietra, ogni foglia caduta, ogni conifera imponente che si staglia davanti ai nostri occhi, ogni traccia di muschio presente sulle cortecce, è segno di un grande ma fragile ecosistema.
Gli animali in questa stagione sono in letargo, la Natura si riposa dopo i colori barocchi dell'autunno, le foglie sono cadute e sono per terra, bagnate dall'umidità e schiacciate dai nostri piedi.
Intanto il sentiero continua, e con esso ci sono nuovi alberi da incontrare e vite da osservare.
E' strano che una passeggiata nel bosco in questa stagione mi desti tali emozioni, ma forse è normale, per chi vive in città, e gli abeti li vede solo per le decorazioni natalizie...E forse sarà perchè certe volte non puoi non restare stupito dalla varietà della Natura...ad esempio, ditemi voi se questo albero non sembra uscito da un fantasy?


Di seguito pubblico altre foto scattate quel pomeriggio, spero possano piacervi!





Per concludere in bellezza, abbiamo fatto un salto alla piccola fattoria degli animali di San Romolo e siamo ritornati, con la luce del tramonto, al belvedere, poco prima di rimetterci in viaggio per tornare a casa.



Se ti è piaciuto questo post, leggi anche Una giornata diversa! oppure I colori dell'autunno # 1 oppure In azione!

mercoledì 12 dicembre 2012

L'uomo che piantava gli alberi (2)

Probabilmente qualcuno di voi si ricorda che poco tempo fa avevo già pubblicato un post in cui parlavo di questa bellissima novella di Jean Giono. Se qualcuno non l'avesse ancora letto ma ne fosse interessato, lascio qui il link.
Detto questo, oggi volevo mostrarvi un'altra interpretazione di quel breve racconto: è datata 1987, ed è un breve film di animazione che si è ispirato al testo di Giono.

Questo cortometraggio, oltre ad offrire una fedele lettura del testo, riesce a coinvolgere per tutta la sua durata, non solo grazie alla magia del racconto, ma anche grazie a disegni vivaci e mai fuori luogo, che, sebbene molto semplici e minimali, riescono a non banalizzare la vicenda, anzi, in molti casi aggiungono un tratto di drammaticità in più.
Ma, dal punto di vista formale, ciò che davvero è di grandissima qualità è la parte dell'audio; ascoltandolo, mille suoni, rumori, fruscii, versi, sussurri, grida, risate, ti giungono alle orecchie, dando un vero e proprio tocco in più.
Questo breve video per essere gustato a pieno deve essere ascoltato, ancora prima che visto, e nonostante la sua semplicità, non è un caso che abbia vinto un premio Oscar.


Ma non è certo solo per il fattore estetico che vi ho proposto questo cortometraggio.
Jean Giono, autore del racconto, spiegò che non era una storia vera, ma lo scrisse solo per comunicare agli uomini la passione per gli alberi, in particolare l'amore per piantarli. Io nel mio piccolo spero di riuscire, a distanza di oltre 50 anni dall'autore francese, a ritrasmettere ai miei lettori gli stessi sentimenti di amore e rispetto della Natura.
Vi consiglio vivamente sia la lettura del testo che la visione di questo breve filmato.

Se ti è piaciuto, vedi anche C'era una volta la foresta oppure Una giornata diversa!

lunedì 10 dicembre 2012

La prima neve!


Vi mostro uno scatto di pochi giorni fa; ho avuto l'occasione di fotografare questo paesaggio sabato, dalla strada che porta da Perinaldo a San Romolo, nell'entroterra dell'estremo ponente ligure.
Qua la non c'è mai la neve a bassa quota, anche perchè siamo proprio vicini al mare, ma basta andare nell'interno e  si possono osservare paesaggi stupendi come questo che vi mostro.


Nonostante il clima mite della nostra zona, l'inverno sta arrivando anche qui, e questa è la prima neve della stagione!
Il giretto in compagnia di sabato pomeriggio, dopo questa sosta ad ammirare il paesaggio, è continuato, e siamo arrivati a San Romolo, di cui vi farò presto vedere le foto!

Se ti è piaciuto, vedi anche Assaggi d'inverno anticipato oppure Un simpatico incontro pomeridiano!


domenica 9 dicembre 2012

Stiamo perdendo gli alberi più grandi del mondo

Uno studio condotto da università americane ed australiane ci mostra un inquietante dato di fatto: gli alberi più grandi e più vecchi del mondo stanno scomparendo.
Questa ricerca è  stata condotta  su scala globale e mostra universalmente lo stesso, triste, risultato, che secondo gli studiosi,sarebbe dato da diversi fattori; gli incendi nei boschi, l'innalzamento delle temperature globali e la deforestazione.
In questo modo stiamo mettendo a rischio la sopravvivenza di piante come le imponenti sequoie o i baobab africani...
Alberi che sono al mondo anche da 300 anni stanno morendo a causa del nostro comportamento sconsiderato degli ultimi 50 anni. All'uomo basta davvero poco per distruggere ciò che la Natura ha creato nel corso di anni e anni...
Per farsi un'idea della loro importanza, basti sapere che tali alberi sono la tana di circa il 30% degli uccelli e degli animali del nostro ecosistema. Perdendo queste maestose piante, non solo perderemmo grandi risorse di ossigeno, ma ciò comporterebbe l'estinzione di moltissime altre specie viventi.
Se quei saggi tronchi potessero parlare, avrebbero molto da dire sulla nostra vita irresponsabile su questo pianeta.


Se ti è piaciuto, leggi anche Per salvare le foreste dell'Amazzonia; contribuisci anche tu nel tuo piccolo oppure Un albero, un ecosistema oppure Letture verdi 8 - L'uomo che piantava gli alberi

venerdì 7 dicembre 2012

Indignatevi!

Qualche giorno fa, ad un mercatino dell'usato, subito dopo l'acquisto dell'Interpretazione dei sogni di Freud, mi sono messo a chiacchierare con il gestore del banchetto.
Una brevissima frase del suo discorso mi ha particolarmente colpito; "Ragazzi, inc****tevi!". Semplice, senza fronzoli, diretta, e anche un po' volgare, ma mi ha fatto riflettere.
In quell'istante mi sono tornati in mente diversi pensieri, tutti di un colpo.
In primo luogo una vecchia lettura, "Indignatevi" di Stéphane Hessel, dove appunto l'autore esortava i giovani a prendere coscienza della situazione politica, economica, sociale ma anche ambientale, e a opporsi alle gravi ingiustizie che ogni giorno affliggono il pianeta, anche nella nostra vita quotidiana.
E quello è stato il collegamento più immediato, favorito anche dalle miriadi di libri che mi ritrovavo sotto il naso.
Ma simultaneamente, mi è tornato alla memoria il motivo stesso per cui ho scelto di aprire questo blog; io mi sono indignato.
Mi sono schifato di come è stato ridotto il mondo, a una colata di cemento e rifiuti. Io mi sono opposto ad una società del consumo, che ha come unica divinità il denaro. Io mi sono scostato da un mondo creato dall'uomo per se stesso, amando invece il contatto diretto con quello che resta della tanto maltrattata Madre Terra.
E così ho deciso di scrivere, di pubblicare i miei pensieri, le mie idee, tramite internet, cercando di fare sempre il meglio, affichè altri, come me, possano a loro volta arrabbiarsi per come la nostra civiltà ha ridotto il pianeta, lasciando ai posteri la pesante eredità di un futuro incerto.
Più persone si indigneranno, più ci saranno possibilità di cambiare.
Il primo vero cambiamento avviene nel modo di pensare.

mercoledì 5 dicembre 2012

Letture verdi (8) - L'uomo che piantava gli alberi

L'uomo che piantava gli alberi - Jean Giono

"Aveva pensato che quel paese sarebbe morto per la mancanza d'alberi. Aggiunse che, non avendo altre occupazioni più importanti, s'era risolto a rimediare a quello stato di cose."

Ho da poco letto il breve racconto di Jean Giono, "L'uomo che piantava gli alberi" sia in lingua madre (francese) che in italiano. Si tratta di una lettura davvero brevissima e semplice, che si può trovare anche su internet; anche data la facile reperibilità, la consiglio vivamente a tutti. Non vi porterà via più di 20, ma essi saranno davvero ben spesi.
Detto questo, incomincio a parlare del racconto.
Il primo pensiero, una volta terminata la lettura, sorge spontaneo, è l'immensa importanza degli alberi.
A essi dobbiamo innanzitutto l'ossigeno, condizione indispensabile per la vita sulla terra.  Poi, non va dimenticato l'uso quotidiano di carta e legna e l'azione che gli alberi compiono come "stabilizzatori" del terreno, che impedisce le frane. A tutto questo, si aggiunge anche il ruolo di tana per moltissimi animali e insetti, e la lista potrebbe continuare a lungo.

Anche da questi facili ragionamenti appare chiara subito una cosa; senza alberi non c''è vita. Come spiega la citazione che ho riportato in alto, Elzéard Bouffier, il protagonista del breve racconto, se n'era reso conto.
Nella sua semplice vita, isolata dalla civiltà, in totale solitudine, ha avuto il coraggio di fare qualcosa di veramente eccezionale, ma semplice allo stesso tempo; piantare alberi.
Grazie al suo lavoro, terre desolate e aride si sono trasformate in bellissime foreste di querce e faggi, e grazie al suo operato, in quei luoghi è ritornata la vita.

E' una storia semplice ma senza pari; l'autore già a metà del 1900 è riuscito ad anticipare alcuni temi dell'ambientalismo moderno e a farli entrare in un breve racconto, per comunicare i suoi sentimenti e le sue idee a tutti.
Oggigiorno probabilmente si valutano maggiormente opere dai contenuti così importanti e così attuali.
E' davvero un racconto che non può lasciare indifferenti.

Se nel mondo esistessero personaggi come Elzéard Bouffier, probabilmente il nostro pianeta sarebbe migliore, oltre che più verde.

Non voglio anticiparvi altro per non levarvi il piacere di questa buona lettura.
Per concludere vi propongo la canzone che hanno composto i Ratti della Sabina, gruppo folk del Lazio, proprio ispirandosi a questo bel racconto di Giono. Mi auguro che sia di vostro gradimento, a presto.




Se ti è piaciuto, leggi anche Un albero, un ecosistema oppure I colori dell'autunno # 2

lunedì 3 dicembre 2012

Scatti che migliorano la giornata

Buonasera a tutti = ) scusate se in questo periodo mi sono occupato poco del blog, ma sono stato pieno di verifiche ed interrogazioni, e vi posso assicurare che in quinta liceo non sempre si tratta di passeggiate...
Ciò mi ha anche impedito di compiere nuove esperienze nella bellezza della Natura, relegato in casa sui libri di scuola. 
Ma se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va da Maometto...e così anche oggi, nonostante tutto, ho la fortuna di poter condividere con voi un'altra foto.
L'ho scattata dalla mia finestra, e il soggetto dell'immagine è la "famosa" gazza di cui vi avevo parlato poco tempo fa (vedi Una nuova vicina di casa!)


La foto non è venuta benissimo, e senz'altro non è al livello di quella che avevo messo nello scorso post, ma è pur sempre qualcosa. 
Vedere questa simpatica gazza che passa a salutarmi dalla finestra anche nelle giornate monotone mi mette sempre allegria, e anche per questo la condivido con voi.
Anche nei giorni spenti la Natura non smette mai di stupire.