martedì 23 luglio 2013

Letture verdi # 10 - Lo spirito degli alberi - Fred Hageneder

Salve a tutti, cari followers!
Oggi vi presento un libro che ho letto da un po' ma che, causa esami, ancora non avevo avuto tempo di recensire! Si intitola  "Lo spirito degli alberi", ed è stato scritto da Fred Hageneder. Come avrete facilmente intuito, si occupa degli alberi, sia sul piano scientifico/fisico/botanico che su quello più irrazionale e personale, legato alle proprie esperienze, alle proprie emozioni e sensazioni.

Lo spirito degli alberi, Fred Hageneder,
edito per Crisalide
Il libro è strutturato in 4 parti, che sono 1) gli alberi e il loro ambiente 2) Gli alberi nello spirito delle culture umane 3) Incontrare gli alberi 4) L'essenza degli alberi. Ho scelto di riportarvi i titoli di queste quattro sezioni per farvi notare come già dalle singole ripartizioni si possa notare come questo libro vada ben oltre il semplice scopo divulgativo/informativo che può assumere al primo sguardo, a dimostrazione che in realtà si tratta di un vero e proprio percorso interiore, che l'autore compie assieme al lettore. Un percorso che spinge il lettore prima ad accorgersi degli alberi, della loro esistenza e della loro importanza (non dimentichiamo che la vita sulla terra, senza alberi, non ci sarebbe), dopo di ché trascina chi legge al di fuori della modernità, facendolo ritornare all'origine dell'uomo, per comprendere come mai delle creature così  importanti e così forti siano messe gravemente in pericolo dall'operato dell'uomo.

Per far questo, appunto, scava alla base di ogni cultura e di ogni religione, mettendo in rilievo il rapporto di ognuna di esse con gli alberi. Personalmente, ho trovato molto interessante la parte dedicata al rapporto tra culture pagane (in particolare celtiche e germaniche) e i successivi sviluppi del cristianesimo in Europa. Se nelle prime vi era un fortissimo legame tra l'uomo e la terra, basato su continui scambi e rispetto, con il secondo c'è stato il tentativo (più o meno riuscito) di cancellare tutti i "demoni pagani", dando vita a vere e proprie persecuzioni, sia di persone che dei cosiddetti boschi sacri. Mi ha colpito molto questo passaggio, poichè, a mio giudizio, vi si trova una delle cause del definitivo distacco tra uomo e natura, che rappresenta ancora oggi uno dei principali caratteri della civiltà. Con questo, non voglio criticare nessuna religione ne opinione, voglio semplicemente mettere in rilievo un dato di fatto storico/sociale.


Dopo questo viaggio nel tempo e nella storia delle credenze umane di tutto il mondo, l'autore ci guida verso l'incontro diretto con gli alberi. Dopo la teoria, si passa alla pratica.
Anche in questo caso, sono rimasto fortemente colpito dal rispetto per gli alberi, e per come ne parla. Mi è sembrato di leggere le stesse emozioni, la stessa intensità, che provo io quando cammino in una foresta, nel silenzio, nella pace, nella Natura...qui, almeno per me, non c'è molto da spiegare. Si tratta di percezioni ed esperienze personali, e la razionalità non basta per trasmettere ciò che intendo. Provare per credere.
In ogni caso, ho trovato questa sezione davvero ben curata, e sono convinto che l'autore abbia trovato le giuste parole per far amare gli alberi al lettore.

La quarta ed ultima parte è dedicata alla conoscenza dei vari alberi, mettendo in risalto le loro diverse qualità, le loro proprietà e il loro significato per l'uomo.

Fred Hageneder ci offre in questo libro un'enorme quantità di nozioni, e non basta una singola lettura per cogliere tutte le informazioni e le particolarità che questo libro ci dona.
Consiglio vivamente questo libro a tutti, specialmente a chi non si è mai fermato a riflettere sull'importanza degli alberi e sull'influsso che da sempre essi esercitano su di noi.

Voto; 5 su 5

Se ti è piaciuto, leggi anche Un albero, un ecosistema oppure Letture verdi # 8 - L'uomo che piantava gli alberi - Giono

venerdì 19 luglio 2013

Diario di viaggio # 2

Buongiorno a tutti, cari followers!
Come avete visto, l'altra volta vi ho mostrato le foto di Bardonecchia e delle passeggiate nei boschi vicini alla città.
Oggi invece, mi distaccherò dalla civiltà e vi porterò in un posto lontano, prima a me sconosciuto, che prende il nome di Chateau Beaulard.
Vi avverto, questa volta le foto sono molte, pochè 1) non sono stato fermo un attimo, ero sempre in giro per sentieri e boschi 2) sono rimasto incantato dalla bellezza di quei luoghi, e spero che ne rimaniate incantati anche voi. E' un peccato che queste immagini non possano trasmettervi gli odori, i suoni, i canti della natura di quelle montagne!





 Ecco Chateau, piccola frazione di Oulx, sperduta tra i boschi!


Dei falchi volteggiano sopra le nostre teste lungo il cammino, in cerca di qualche piccolo animale da portare al nido per sfamare la prole.




 Trovare impronte di lupo lontano da sentieri e da tracce di uomini è una sensazione impagabile!


 E di colpo, tra le altissime conifere della zona, si aprono radure, spiazzi, luoghi di calma, di sole, di riflessione, che trasmettono un'atmosfera quasi sacra al visitatore.



Le nostre "case"


Una simpatica mucca (da noi chiamata "Lilla") incontrata intorno alle 7 del mattino non lontana dall'inizio del sentiero per il bosco.



Una bellissima farfalla blu **


Per le 9 del mattino, siccome un pastore aveva dimenticato di mettere il filo elettrico per condurre le mucche al pascolo, la mandria ha tentato di conquistarsi la libertà...puntando come un corpo solo a massima velocità verso di noi!!
E' stato provvidenziale l'intervento dei cani...anche se io me l'ero già data a gambe ed ero quasi in paese eheh!




 Sentirsi a casa tra questi alberi è un'emozione indimenticabile...


Guardate com'è cresciuto questo albero...per arrivare alla luce!




Se ti è piaciuto, leggi anche Diario di viaggio # 1

mercoledì 17 luglio 2013

Diario di viaggio # 1

Salve a tutti!
Ho finito l'esame, ma non ho perso tempo; pochi giorni dopo l'orale ero già lontano da casa!
Per la precisione, ho passato 3 giorni in Piemonte, passando la prima notte in città, a Bardonecchia, a casa di un'amica, e la seconda in tenda dalle parti della frazione di Chateau Beaulard.
I posti che ho visto son davvero stupendi; son andato li con altri 4 amici e ho passato giornate indimenticabili, piene di avventure e di allegria.

Ora vi mostro le foto che ho scattato, che senz'altro descriveranno molto meglio di me la bellezza di quei luoghi e la grandezza dell'alta val di Susa.
Iniziamo da Bardonecchia, città di montagna, molto caratteristica, in cui ogni edificio e ogni negozio sono testimoni del profondo legame tra gli abitanti e la natura, tra l'uomo e la lavorazione del legno.







Da ligure, mi ha stupito molto vedere bandiere della Sampdoria ovunque! Solo laggiù infatti ho scoperto che la squadra di Genova è in questi giorni in ritiro proprio a Bardonecchia!


Inoltre, a pochi minuti (a piedi) dalla città, ci si può inoltrare in un bel sentiero, tranquillo, che attraversa i boschi della zona.



Lungo il sentiero sono state messe molte statue in legno realizzate da vari artisti di fama internazionale in occasione delle olimpiadi invernali del 2006, e hanno reso il percorso molto particolare e affascinante.








A presto per nuove foto!