sabato 30 novembre 2013

Letture verdi # 12 - Pastori di renne - Pucci e Minestrini

Buongiorno a tutti, cari followers!
Purtroppo, come avrete notato negli ultimi tempi ho trascurato molto il mio blog; non per scelta, ma non sono proprio riuscito ad arrivarci, per via dei primi pre-esami universitari.

Oggi voglio parlarvi di un libro che ho letto da poco, e che mi ha colpito molto; si tratta di "Pastori di renne" di M. Pucci e W. Minestrini.
Si tratta di un libro scritto probabilmente per ragazzi della scuola media (è pieno di note a piè di pagina, ed esercizi di commento al testo alla fine di ogni capitolo), ma molto interessante e scorrevole, che tratta temi importanti, come il rapporto uomo/natura, civiltà moderna/società primordiale, ecc...

I due autori raccontano la storia di un ragazzo svedese, di nome Hendrik, cresciuto in città, con tutti i confort del mondo moderno, che, per via di un guasto all'aereo dello zio, si ritrova da solo, ospitato da una tribù di lapponi che lo ha soccorso.
Inizialmente il ragazzo prova un disprezzo per quella gente, ai suoi occhi rozza, incivile e primitiva, ai quali, nonostante tutto, doveva la vita. Ma il tempo passa, e il continuo contatto con quella gente, così diversa da lui, come tradizioni e culture, e pian piano le differenze si assottigliano, e si rende conto di come in realtà egli abbia solo da imparare da quel popolo, così legato alla natura e così provato da un clima inclemente.

Mi fermo, qui, non voglio rovinarvi il gusto della lettura dicendovi tutto, ma trovo doveroso sottolineare il grande lavoro dei due autori, che devono aver raccolto moltissime informazioni per scrivere questo libro; usi e costumi dei Sami sono riportati fedelmente, e le descrizioni della loro vita, a stretto contatto con renne e natura incontaminata, sono molto interessanti.
Inoltre, sono riportate diverse parole in lingua originale, e circa a metà del libro vi è un'appendice con diverse foto ed illustrazioni.
Ultimo aspetto che vorrei mettere in risalto, e dalla lettura di "Pastori di renne" emerge molto bene, è come la cultura dei Sami (così come di molti altri popoli sulla terra) sia ormai parzialmente rimossa da cristianesimo e progresso, che rischiano di cancellare per sempre saggezza frutto di millenni di storia...

Detto questo, non mi resta che augurare a tutti voi buon fine settimana e buon week-end!

Se ti è piaciuto, leggi anche Letture verdi # 11 - Ho sentito il grido dell'aquila - Giancarlo Ferron

giovedì 14 novembre 2013

Tramonto all'oasi del Nervia

Buongiorno a tutti!
Innanzi tutto mi scuso con voi per la scarsa presenza sul mio e sui vostri blog di questi giorni. Purtroppo gli orari dell'università in questi giorni non lasciano respiro...
 
 
Oggi voglio mostrarvi una foto che ho scattato qualche giorno fa all'oasi naturale della foce del torrente Nervia, a Camporosso(IM).
Quest'oasi purtroppo è sempre molto inquinata per via dell'incuria e della maleducazione della gente delle nostre parti...Eppure, come potete vedere, si tratta davvero di un posto meraviglioso!
 
 


Mi è piaciuto molto quel momento...il sole ormai tramontato lascia il posto alla notte che incombe, e i cigni sull'acqua lo salutano prima di tornare al nido...

venerdì 8 novembre 2013

Tiziano Terzani - L'economia

Buongiorno a tutti, cari followers!
Oggi condivido con voi questo breve pensiero di Tiziano Terzani, che reputo estremamente attuale, e dovrebbe spingere tutti ad una profonda riflessione.


"Siamo noi che non vogliamo sentire che c'è altro al di la della materia. Ma tu guarda, tutto il mondo di oggi si fonda sulla materia...l'acquisizione, l'avere più che l'essere, la concorrenza...pensa, un ragazzino oggi va a scuola e invece di crescere nella gioia di scoprire le cose del mondo, di scoprire le sue regole, di scoprirne le sue meraviglie, la prima cosa che gli insegniamo, che gli imponiamo è di essere concorrente del suo vicino! Lo deve far fuori, per essere il primo della classe! ...e così è tutto. E poi, tutto il sistema economico è fondato esclusivamente sul profitto."

"Il sistema nel quale viviamo è fondato sulla materia, e sui criteri con cui viene gestita la materia. Tu pensa all'economia: oggi si danno i premi Nobel, a questi economisti bravi, eccellenti, che coi loro modelli matematici riescono a prevedere l'andamento della borsa tra vent'anni...ma chi se ne frega! L'economia dovrebbe essere fondata sulle esigenze dell'uomo: l'economia dovrebbe essere fatta, non per i criteri economici, ma per l'uomo! La crescita...ma siamo sicuri che il progresso debba essere solo crescita? Non sarebbe molto meglio arrivare ad una situazione in cui abbiamo poco, ma il giusto, e tutti un po' di più, anziché pochi tantissimo, e tantissimi poco?

Se ci mettiamo a pensare a ciò di cui veramente abbiamo bisogno, non è quello che l'economia di oggi ci da. Se tu pensi, l'economia di oggi è fatta per costringere tanta gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose (per lo più inutili) che altri lavorano, a ritmi spaventosi, per poter comprare. Perchè questo è ciò che da soldi alle società multinazionali e alle grandi aziende, ma non da felicità alla gente. Io trovo che c'è una bella parola in italiano, che è molto più calzante della parola felice, ed è contento. Accontentarsi. Uno che si accontenta è un uomo felice. Perchè questo sistema fondato sulla crescita dei desideri (c'è sempre un desiderio che per te è raggiungibile) rende tutti infelici.

Se ti è piaciuto, leggi anche Scusi, quanti pianeti desidera?

lunedì 4 novembre 2013

Eco-yogurt fatto in casa!

Buongiorno a tutti!
Oggi vi mostro come da un po' di tempo mi autoproduco lo yogurt, direttamente in casa mia ;)
E' facilissimo, e non bisogna fare assolutamente niente! Si mette il latte a riposare con degli appositi fermenti lattici, et voilà! il gioco è fatto!

Per prima cosa, vi illustro il procedimento (vedrete, è davvero semplicissimo!), dopodiché vi spiegherò i vari vantaggi.

Ecco, vi presento i fermenti lattici, dentro un barattolo. Non so dirvi con certezza dove si possono trovare, a me sono stati dati da parenti, ma suppongo in ogni farmacia o parafarmacia...


Versate un po' di latte nel barattolo e mescolate.

 
Coprite il vasetto con una garza, e lasciate lavorare i fermenti lattici vivi fino al giorno seguente...Il barattolo va tenuto a temperatura ambiente.
 
 
La mattina del giorno dopo, rovesciate il contenuto del vasetto in un colino di plastica (il metallo verrebbe corroso, a lungo andare, dall'acidità dello yogurt) che abbia una retina fitta, e mettete sotto al colino una tazza: a questo punto, schiacciate il tutto con un cucchiaio di legno, in modo da filtrare il composto: così facendo, i fermenti lattici (i nostri chicchi bianchi che vi ho mostrato all'inizio) vengono trattenuti dalla rete, e lo yogurt scende ed è pronto per essere mangiato!
A questo punto lavate i fermenti lattici sotto l'acqua e li rimettete nel vasetto, con del latte. In questo modo, il processo si ripete, e ogni giorno avrete il vostro yogurt pronto e naturale al 100%!

 
Ecco a voi il magico risultato della fermentazione lattica!

 
In questo modo, sono riuscito ad evitare di comprare i barattoli di yogurt industriale, e ciò ha comportato enormi vantaggi!
In primo luogo, è evidente, il risparmio, e la qualità.
Ma non solo! L'autoproduzione di yogurt mi ha anche permesso di abbassare il mio impatto ambientale: in questo modo infatti non produco rifiuti, e non viene emessa CO2 per il trasporto...e il prodotto arriva direttamente in tavola!
 
P.S. Il gusto può sembrare inizialmente un po' acido, ma è facile addolcirlo, con qualunque cosa; miele, cioccolato, marmellata...dipende dai gusti ;)
 
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