mercoledì 16 gennaio 2013

Amici della natura # 1

Salve a tutti, cari followers!
"Amici della natura" è una nuova rubrica con cadenza variabile, con cui desidero offrirvi una sorta di ipotetico viaggio nella storia dell'ecologia, cercando di farvi conoscere alcune personalità, almeno a mio giudizio, importanti nella storia della difesa dell'ambiente.

Con la prima uscita di questa rubrica intendo raccontarvi la storia di una delle più influenti personalità del secolo scorso, che ha definito l'ambientalismo ancora prima che questo esistesse: sto parlando di Aldo Leopold.

Egli visse nella prima metà del secolo scorso, e all'inizio era un uomo qualunque, appassionato, come tanti, di caccia.
Un giorno però, ebbe un'esperienza che gli cambiò la vita; dopo aver sparato ad un lupo, rimase scosso dallo sguardo fiero di quella bestia agonizzante. Quegli attimi restarono indelebili in lui, essa fu la sua "conversione", e ciò lo portò a grandi riflessioni, che cerco di spiegarvi di seguito...

L'etica umana, secondo Leopold, è strettamente limitata alla società formata dall'uomo stesso, e quindi è fortemente incompleta.
Egli sostiene che in realtà la vita sul pianeta non è solo umana, e l'uomo fa parte della natura. Estende così il concetto di etica  all'interezza del mondo, creando una nuova idea di società, ben più estesa di quella piccola e chiusa dell'uomo,  e considera membri di tale società ogni essere vivente, e ogni suo componente, acqua, aria, terra...
Quindi, come insegna l'etica, dovremmo comportarci in modo corretto verso di essi, contrariamente a quanto si faceva ai suoi tempi, e a quanto si fa ancora oggi...

Così comprese l'importanza di animali spesso considerati "scomodi" dall'uomo, come orsi e lupi, e lavorò a lungo per tutelarli dalla furia distruttrice dell'uomo, che li vedeva solo come demoni che rovinavano la loro passione per la caccia, essendo rivali.
L'uomo non considerava questi animali come esseri che fanno parte di un' interezza, chiamata ecosistema, ma solo come avversari, e così non comprendeva (e in molti casi non comprende tutt'ora) che in tale sistema hanno anch'essi un ruolo unico e fondamentale.



Ho cercato di approfondire il suo pensiero cercando il suo libro "Almanacco di un mondo semplice", ma ho sfortunatamente concluso che è fuori commercio.
A questo punto, credo proprio che lo cercherò in inglese, magari su internet...
Ai giorni nostri, è stato riconsiderato in particolare nei paesi anglofoni, e il suo nome sta crescendo sempre più, al punto di essere spesso associato a nomi come quello di H. D. Thoreau. Chi lo conosce sa il valore di questo paragone...

Se ti è piaciuto, leggi anche Letture verdi (4); Storie del bosco antico di Mauro Corona oppure Una testimonianza per le nuove generazioni

33 commenti:

  1. Complimentissimi! Bella rubrica e bel post!

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    1. Grazie Mirial! Son contento che ti sia piaciuto!
      Grazie per essere passata di qui, a presto =)

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    1. Molto lieto della tua opinione Redcats! Vuol dire che son riuscito a trasmettervi bene i miei intenti =)
      Grazie per il commento, a presto =)

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    1. Ti ringrazio, Keiko! son contento che piaccia = )
      A presto =)

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  4. un uomo che riflette è raro ... credo che la caccia sia istinto e bisogno in cui la mente non entra poi molto

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    1. Un uomo che riflette è raro, molto raro...specialmente di sti tempi.
      Per quanto riguarda la caccia, non nego che abbia un valore ancestrale nella psiche dell'uomo, che richiama le origini della civiltà e che in questo senso possa essere definita istintiva. Nonostante tutto, sono molto contrario, in quanto sono convinto che ai giorni nostri sia solo una brutalità gratuita, legata al piacere che l'uomo ottiene nell'uccidere.
      Contando anche il gran numero di incidenti e tragedie a essa legate, direi che la cosa più intelligente sarebbe farne a meno.
      A quei tempi certamente era differente, me ne rendo conto, e un discorso di questo genere era impensabile, pure da menti moderne come quella dello stesso Leopold.
      Grazie del commento, a presto =)

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  5. Detesto i cacciatori, meno male che questo si è pentito.

    Baci

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    1. Ehehe! si è pentito, e ha cambiato totalmente la sua vita, diventando uno primi ecologisti del secolo scorso, le sue idee hanno influenzato tutti i movimenti per l'ambiente degli anni successivi!
      Grazie del commento, a presto =)

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    2. cacciatori rinsaviti... speriamo ogni giorno una decina !

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    3. Già! Sarebbe una gran cosa, per gli animali e per gli stessi uomini.

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  6. Leopold ha più che ragione: l'etica umana è limitata al solo fatto dell'esistenza di altri esseri umani... No va beh per come vanno le cose nemmeno quello: diciamo che l'etica si limita all'ego quindi non c'è rispetto per niente e nessuno.
    Ma la Natura ricorda e prima o poi presenterà il conto.
    Un saluto dalla savana

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    1. Già, hai ragione. In origine l'etica almeno si curava del rispetto del prossimo. Ora probabilmente ogni tipo di morale è scomparsa.
      Distruggendo la Natura distruggiamo noi stessi; lo capirebbe anche un bambino; se l'acqua non sarà più bevibile o l'aria irrespirabile significa la nostra fine.
      Grazie, ottimo contributo al blog =)

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  7. Animali fastidiosi?!
    Forse l'uomo dimentica che spesso è lui l'animale fastidioso: andiamo, si è mai visto un animale che nella sua "etica" include la possibilità di nuocere ad altri della sua specie e anche non della sua specie?
    Bellissima rubrica, complimenti!
    Mel

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    1. Già; la Natura è perfetta, segue il ciclo della vita e tutto è perfetto in essa. L'uomo è riuscito a uscire da tale ciclo e lo sta distruggendo.
      Gli effetti li stiamo già notando...
      Grazie per essere passata a trovarmi sul blog, a presto =)

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  8. Lo so che quel libro è fuori commercio, l'ho cercato anch'io senza risultati :-(
    Mi piace moltissimo questo post, dovrebbe far riflettere tutti coloro che fanno del male ai nostri amici animali.
    Un abbraccio
    Beatrice

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    1. E' proprio un peccato. Come ho detto, lo prenderò presto in inglese; con quella lingua non ho problemi, e ne ho trovato qualche frammento in inglese (ad esempio la storia del lupo...) su internet e il suo modo di scrivere è accessibile.
      Son davvero contento che il post ti sia piaciuto; io cerco sempre di fare del mio meglio, poi tocca a voi giudicare!
      Grazie del commento, a presto =)

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  9. Ricambio con molto piacere la tua visita.
    A causa dei soliti periodici problemi della piattaforma blogger, non sto riuscendo a registrarmi come sostenitore, ma considerami come già acquisito. :)
    A presto!

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    1. Tranquillo!
      Ti ringrazio di cuore, a presto =)

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    2. Ecco, ce l'ho fatta, solo che non mi ha accettato l'avatar e mi ha sbattuto in coda, fra i sostenitori con la faccetta grigia, e chiamandomi, chissà perché, zioscriba invece di Zio Scriba... Che mancanza di rispetto... :-))))
      Si vede che non gli piaceva la canottiera gialla... (dal 2009 a oggi mi è successo solo con un altro blog, quello del caro amico web runner, e ancora non siamo riusciti a risolvere il mistero...)
      Vabbè, tanto l'importante è leggersi, non siamo collezionisti di faccine... :)
      Ri-ciao!

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    3. ahaha, non c'è più morale ahahah!
      Che strano comunque, non era mai successo qualcosa di simile =(
      Grazie per essere ripassato, a presto =)

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  10. L'animale anzi la bestia più crudele è proprio l'uomo.
    ciao
    Xavier

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    1. Già, nessuno come noi uccide e distrugge così vanamente. Fortuna c'è chi come Leopold se ne rende conto, e diventa un esempio per i suoi simili.
      Grazie della visita, a presto =)

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  11. assolutamente d'accordo con Leopold!! in questo periodo m'è capitato di vedere su Rai5 alcune puntate di 'La terra vista dal cielo' di Yann Arthus-Bertrand, che tratta appunto il tema del rapporto uomo-natura-ambiente.. strepitose! sono anche su internet, ma sicuramente le conoscera già)
    torno a leggere il tuo blog, ciao!

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    1. E invece...ti sbagli, non le conosco!
      Guardo pochissimo la televisione (Augias, D'Averio, quando capita Geo&Geo e poco altro...) e di conseguenza mi era sfuggita questa interessante trasmissimone!
      Rimedierò presto =) grazie del suggerimento =)

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  12. Non trovo animali fastidiosi,ognuno ha un suo mondo e una sua funzione, trovo invece molti umani "fastidiosi"...e ho usato un termine carino!Ho tentato di registrarmi tra i tuoi followers ma stasera non mi accetta, vabbè ritenterò. E grazie per essere passato da me.

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    1. gli animali sono esseri viventi e senzienti... fatico ad immaginare che abbiano una loro "funzione" specifica, a parte vivere, ed ovviamente averne il pieno diritto... di vivere, in pace.
      scusa neh, e poi non so come fai a non saperlo ma il mondo...mmmmm... ecco... è uno solo per tutti quanti.

      quindi quello che è nostro è anche loro.

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    2. Grazie lo stesso, non sei il primo che mi dice di aver avuto questi problemi. Non so come mai, ma mi dispiace...Concordo pienamente sul giudizio sugli animali e gli uomini.

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    3. @ Stefanover; credo che con "funzione" Marshall intendesse dire che nell'ecosistema ogni vita è indispensabile per la sopravvivenza di altre specie, e quindi per mantenere intatta la perfezione della Natura e del ciclo della vita ;)

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    4. Esatto Enrico, hai ben interpretato ciò che ho scritto!

      @Stefanover se per mondo intendi Terra concordo che sia una, ma gli ecosistemi terrestri sono molteplici, oltre che vari e strettamente legati tra loro. Un esempio: la perdita di grandi predatori, in particolare di lupi, nell’emisfero settentrionale, ha causato un aumento sproporzionato di grandi erbivori come alci e cervi: questo contribuisce ad uno squilibrio degli ecosistemi e non aiuta a mitigare gli effetti del riscaldamento globale. Infatti il grande numero di erbivori minaccia la biodiversità e la salute di alberi e piante utili a tamponare la produzione di gas serra del pianeta.

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  13. di Mauro Corona ho appena finito di leggere 20 racconti allegri ed uno triste...mmmmm ne parlerò sul blog.

    ciaooo !

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    1. Io ne ho letti almeno 4 o 5 dei suoi, ma quello ancora mi manca...sarò ben contento di leggere il tuo giudizio sul tuo blog =)

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