venerdì 19 aprile 2013

Amazzonia, terra eternamente torturata

Girando di qua e di la sui quotidiani online, ho trovato una notizia di qualche settimana fa che mi ha colpito molto, ma che, almeno qui in Italia, è passata praticamente inosservata (tanto per cambiare...).

Ecco che succede: in Ecuador il governo ha deciso di mettere all'asta 3 milioni di ettari di foresta amazzonica, e presto saranno divorati da nazioni estere in cerca di petrolio, legname e altre risorse.
Di conseguenza, ancora una volta si taglierà una bella fetta del polmone verde del nostro pianeta, e le tribù indigene che abitano queste foreste incontaminate dalla civiltà saranno obbligate a spostarsi per far posto al "progresso"!
Il capo del governo ecuadoreno ha già iniziato una sorta di "tournée" mondiale per discutere con capi di aziende per discutere l'affare; tra i possibili acquirenti, spiccano alcune industrie cinesi. Niente di nuovo sotto il sole; la Cina da anni sta copiando il modello imperialista dei paesi occidentali, comprando terreni in tutto il mondo per sfruttarne le materie prime e la manodopera a basso costo.


Per l'ennesima volta le popolazioni locali vedono i propri diritti violati, senza poter fare nulla. Da decine di anni capi di stato e aziende private stanno privando questi uomini del diritto alla vita, rubando la loro terra e cancellando la loro saggezza e le loro tradizioni.

Anche moltissimi animali saranno vittime innocenti del nostro egoismo

Stiamo distruggendo un'ecosistema unico e tra i più delicati al mondo ed una cultura poco conosciuta ma che molto avrebbe da insegnarci. E tutto questo per i soldi.

Sebbene la foresta vergine più grande del pianeta sia ormai ridotta a una piccola parte rispetto alla sua dimensione originaria, l'ottusità tipica dell'uomo di mercato continua a considerarla come una semplice fonte di profitto da sfruttare finchè ci sarà, una zona da "civilizzare" e da cui esportare materie prime.
La nostra stupida civiltà ha gli occhi offuscati dal denaro, e non riesce a capire l'importanza di questa foresta, già ampiamente mutilata dalla sete di ricchezza.
Inutile dire che gli alberi sono creature indispensabili per la vita sulla terra, in primo luogo per l'ossigeno. Basta soffermarci un attimo a pensare, e diventa evidente che senza di essi non ci saremmo neanche noi.
Ho l'impressione che comprenderemo la loro importanza solo quando essi non ci saranno più.

Se ti è piaciuto, dai un'occhiata anche a Letture verdi (6) - Amazzonia lotta per la vita - Sting & J.P. Duttileux oppure a Per salvare le foreste dell'Amazzonia; contribuisci anche tu nel tuo piccolo!

44 commenti:

  1. Questo dimostra quanto l'uomo sia molto piccolo mentalmente, distruggere il secondo più grande creatore di ossigeno del nostro pianeta non può essere tollerato...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, eppure è un'operazione che va avanti da molto tempo ed è ben lontano dall'arrestarsi...
      Grazie di essere passato :)

      Elimina
  2. E i cinesi, che già sono un miliardo, hanno appena deciso che sospenderanno i programmi di controllo delle nascite. Non c'è più speranza per questo pianeta, per il quale noi siamo niente più che ... cellule cancerogene!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho letto anche io...ti dirò, mi sa che presto ci troveremo a dover fronteggiare una situazione in cui il controllo delle nascite non sarà necessario solo in Cina, ma in tutto il pianeta...Spero solo che si affronti la questione con metodi non violenti...
      E' vero, a volte faccio anche io questo paragone...siamo cresciuti in maniera esponenziale e stiamo rovinando il resto...
      A presto, grazie per il commento :)

      Elimina
    2. Ecco, questa del controllo sulle nascite è una cosa che da una parte mi pare inevitabile e dall'altra in qualche modo mi pare barbara, se consideriamo che ha portato alla soppressione di feti bel oltre i tre mesi di gestazione e anche ad aborti selettivi. Proprio pochi giorni fa leggevo che spesso le famiglie cinesi prima facevano un'ecografia, e decidevano per l'aborto se era femmina. Insomma, se uno doveva essere, che almeno fosse maschio! (!!!)

      Elimina
    3. Hai ragione, infatti proprio per quello avevo scritto che la questione andrebbe affrontata con metodi non violenti; quindi no a soppressioni di feti e cose simili...

      Elimina
  3. Il dio denaro e gli interessi personali non lasciano spazio a nessuno, tutto diventa insignificante.
    ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo è così, non c'è più rispetto per nulla e per nessuno...poveri noi.
      A presto

      Elimina
  4. Mi sembra però di ricordare che un po' di tempo fa avaaz ha fatto girare una petizione - che ho firmato - proprio per arrestare lo scempio delle foreste in Amazzonia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Probabile, io invece ne avevo firmata una per Greenpeace :) se può interessarti, a lato c'è il banner con la tigre, clicchi e firmi anche tu :)
      A presto :)

      Elimina
  5. Come scrive la Gatta nera il profitto impera.

    RispondiElimina
  6. E chi lo ferma tutto questo sistema!
    Distruggere questo nostro meraviglioso mondo è come uccidere noi stessi!
    Buona giornata da Beatris

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' proprio così, e credo che ce ne accorgeremo presto :( senza più alberi, cibo e ossigeno, voglio vedere cosa ce ne faremo del nostro bel sistema economico!
      A presto .)

      Elimina
  7. Ciao Enrico! Io non ho più parole. Provo tanta vergogna per tutti questi uomini così ossessionati dal dio denaro al punto da non pensare minimamente a quelle che potrebbero essere le conseguenze.
    Ciò che mi rattrista ancor più è vedere come queste notizie vengano in un certo senso occultate..
    Non so se hai sentito in tv dell'abbattimento del muro di Berlino?! Bene, c'è stata una protesta per evitarne l'abbattimento, ma sinceramente non so più che se n'è fatto. Certo che l'abbattimento di un documento di storia e libertà non vale la costruzione di appartamentini di lusso al suo posto.
    God save the Earth!!!

    Buona giornata
    Manuela

    pensierinviaggioo.blogspot.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io sono davvero disgustato da questa situazione che va avanti da molti anni e ancora non ci siamo resi conto delle conseguenze...
      Abbattimento del muro??? Non ne ho sentito parlare...ma siamo pazzi?!?!? io sono stato a Berlino a ottobre, quelle mura sono delle pagine di storia che parlano, sono il simbolo della storia della seconda metà del secolo scorso...e ora le vogliono buttare giù???
      Credo che l'uomo sia ubriaco di soldi.

      Grazie per il tuo bel commento, a presto :)

      Elimina
  8. L'Amazzonia ERA il polmone verde del mondo.

    RispondiElimina
  9. Mamma mia, io ODIO, DETESTO, provo il disgusto più totale verso gli uomini che prima di rendersi conto delle cazzate che stanno facendo devono per forza toccare il fondo e procurare gravissimi danni!
    E noi cosa possiamo fare a parte diffondere la notizia? Ben poco!
    Io ho firmato la petizione di Greenpeace per salvaguardare l'Amazzonia e spero che si faranno sentire a tal riguardo!
    Forse se vedono che siamo in tanti rinunceranno o giungeranno a compromessi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io ho firmato la petizione di Greenpeace, non me ne perdo una delle loro.
      Come te, anche io sono disgustato dalla poca (se non della totale assenza) di lungimiranza e dell'enorme sete di denaro di questi individui.
      Speriamo davvero che associazioni importati come Greenpeace riescano a fare qualcosa
      Grazie per essere passato, a presto :)

      Elimina
  10. Ciao, Enrico. Se non inventeremo una nuova economia, ecologicamente sostenibile, periremo tutti: cinesi, americani, italiani ... tutti stupidamente predatori e assassini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E, aggiungerei io, senza futuro...pensiamo solo al presente, alla crescita ora e subito, e non pensiamo mai che in questo pianeta un giorno ci dovranno vivere i nostri figli...

      Elimina
  11. Ciao Enrico,
    questo che leggo è un abominio: la natura va preservata, non devastata e venduta!
    Un baciotto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, abominio è la parola giusta. E finchè nessuno si fa sentire, nulla cambierà...poveri noi...

      Elimina
  12. Ma quando hanno distribuito l'intelligenza, queste persone dov'erano?!
    Povero polmone amazzone!
    Un abbraccio zamposo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottima domanda, probabilmente erano a contare le previsioni della crescita del consumo di gomme da masticare in Paraguay...(col massimo rispetto per il Paraguay)
      A presto :)

      Elimina
  13. Tatanka (Toro seduto) parlando a coloro che avevano invaso le sue terre un giorno disse: “Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato, quando l'ultimo albero sarà abbattuto, quando l'ultimo animale sarà ucciso, solo allora capirete che il denaro non si mangia."
    Ciao buon fine settimana
    enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io conoscevo questa citazione, l'ho inserita poco tempo fa in un post sugli indiani d'America :)
      Le menti importanti dell'economia non si interessano di queste "bagatelle da ecologisti", ma il giorno in cui davvero l'ultimo fiume sarà prosciugato, l'ultimo albero abbattuto, l'ultimo animale ucciso, allora anche loro ne patiranno le conseguenze!
      A presto :)

      Elimina
  14. è facile devastare oggigiorno e poi doversene pentire, senza andare in Amazzonia, quì in Abruzzo stanno devastando il mare Adriatico davanti alle coste di Vasto trivellandolo al largo nell'intento di tirarne fuori petrolio... e ci stanno riuscendo pure! solo che i vantaggi vanno solo all'ENI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pazzesco!! Che poi di petrolio qui in Italia ce n'è poco, per quanto ci servirà? qualche anno? e poi? E poi resterà solo un paese devastato dall'avidità dell'uomo...
      Quanto siamo ottusi...
      Grazie per essere passato, a presto :)

      Elimina
  15. L'uomo dovrebbe essere l'intelligente gestore del creato?

    RispondiElimina
  16. Ecco, hai ragione, io non ne sapevo nulla... sono notizie terribili eppure non fanno rumore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, io stesso ho trovato questa notizia qualche giorno dopo, e solo su un quotidiano...nei telegiornali non se n'è neanche accennato!

      Elimina
  17. Guai a distruggere un bene mondiale prezioso qual'è l'Amazzonia!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, solo guai in vista, eppure non ci stiamo preoccupando...

      Elimina
  18. Buongiorno Enrico eccomi come promesso! Il verde è il mio colore preferito, adoro vivere immersa nel verde e il tuo blog è interessante per questo mi sono inserita tra i tuoi followers
    Grazie per la visita e se vuoi unirti ai miei lettori sei il benvenuto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio per i bei complimenti e per esserti iscritta tra i miei followers :) Ricambierò senz'altro :)
      A presto :)

      Elimina
  19. Inspiring stοгy therе. What happenеd
    after? Good luсk!

    My page; Taufgeschenke

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I don't know: i hope that authorities are searching a better solution. We can't destroy our planet in this way!
      Thanks for your comment :)

      Elimina
  20. Hello Enrico,
    Nice shot of that beautiful area. Great to see this view from a high place. The monkey is so funny.

    Greetings, Marco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Unfortunately, these are not my pictures :(
      Thanks for your comment :)

      Elimina
  21. Ci stiamo autodistruggendo, ma forse l'uomo non se ne accorge nemmeno. È triste, ma ce ne accorgeremo solo quando sarà troppo tardi, del danno che stiamo commettendo.
    Noutzy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, hai perfettamente ragione. L'uomo vede solo una cosa, i soldi. E ci stanno portando all'autodistruzione.

      Elimina

Mostra di essere passato di qua!
Se hai apprezzato, condividi il tuo pensiero = )
Se non hai apprezzato, non essere timido ed esponi le tue ragioni = )